16 - La scultura Romanica
Anche la scultura dall'anno Mille si avvia ad una rinascita in tutto il territorio europeo. Fenomeno molto significativo se consideriamo che le ultime vere esperienze scultoree erano quelle dell'età imperiale romana.
Così come l'architettura, anche la scultura romanica assume forme e temi diversi a seconda delle aree in cui si sviluppa, ma dalla fine dell'XI sec. elabora un linguaggio completamente nuovo ed autonomo.
Inizialmente scultura e architettura sono fortemente legate, quindi la scultura era finalizzata alla decorazione dell'architettura, sono quindi diffusissime le tecniche del bassorilievo e dell'altorilievo mentre è inutilizzata la tecnica del tuttotondo.
nelle chiese decorazioni a rilievo ------> timpani, lunette, cornici, strombature dei portali,
elementi ornamentali delle facciate, fregi lungo le
pareti laterali
all'interno ------> capitelli, alteri, amboni, cioè nei luoghi più in vista e dove si concentra lo
sguardo del fedele
I temi della scultura romanica sono molto vari e fantasiosi:
- tra i temi religiosi quelli traggono ispirazione dalla Bibbia ed in particolare la Genesi, la vita
di Cristo, il Giudizio Universale. Sono anche rappresentati Santi, Angeli e Profeti.
- i temi non religiosi si ispirano alla vita quotidiana, al lavoro di contadini ed artigiani, al
succedersi delle stagioni, ai segni Zodiacali (ciclo della vita), molto diffusa la decorazione
floreale e geometrica di matrice bizantina
- i temi del fantasioso e del mondo animale meritano una osservazione attenta, infatti erano
rivolti ad un popolo analfabeta che ne rimaneva fortemente attratto e venivano utilizzati
per dare al peccato forme spaventose e repellenti, la realizzazione di mostri in pietra si
protrasse fino alla fine del XIV secolo.
Stilisticamente la scultura romanica abbandona la rigida stilizzazione dei corpi di uomini, santi e dello stesso Dio, e riacquista gradualmente volume, le figure sono inserite in realtà riconosciute dal fedele e sono contornate da animali domestici elementi del paesaggio e della natura, dalla descrizione del lavoro dell'uomo.
Non può essere considerata comunque realistica in quanto le proporzioni non sono quelle classiche, le espressioni non entrano nella ritrattistica, ma nonostante la "goffaggine" che ne risulta sono immediate e facilmente comprensibili.
Proprio questa immediatezza nella comunicazione e la sua vivace espressività rendono la scultura romanica un momento fondamentale verso la riscoperta e riconquista dei valori spaziali e plastici.
pareti laterali
all'interno ------> capitelli, alteri, amboni, cioè nei luoghi più in vista e dove si concentra lo
sguardo del fedele
I temi della scultura romanica sono molto vari e fantasiosi:
- tra i temi religiosi quelli traggono ispirazione dalla Bibbia ed in particolare la Genesi, la vita
di Cristo, il Giudizio Universale. Sono anche rappresentati Santi, Angeli e Profeti.
- i temi non religiosi si ispirano alla vita quotidiana, al lavoro di contadini ed artigiani, al
succedersi delle stagioni, ai segni Zodiacali (ciclo della vita), molto diffusa la decorazione
floreale e geometrica di matrice bizantina
- i temi del fantasioso e del mondo animale meritano una osservazione attenta, infatti erano
rivolti ad un popolo analfabeta che ne rimaneva fortemente attratto e venivano utilizzati
per dare al peccato forme spaventose e repellenti, la realizzazione di mostri in pietra si
protrasse fino alla fine del XIV secolo.
Piacenza, Duomo
ca metà del XII secolo
Il Ciclo dei Mestieri
S. Ambrogio, Milano
ca metà del XII secolo
capitelli del quadriportico
Vézelay (Francia)
Basilica di S. Maria Maddalena
ca 1125 - 1130
Lotta fra diavoli, capitello
Stilisticamente la scultura romanica abbandona la rigida stilizzazione dei corpi di uomini, santi e dello stesso Dio, e riacquista gradualmente volume, le figure sono inserite in realtà riconosciute dal fedele e sono contornate da animali domestici elementi del paesaggio e della natura, dalla descrizione del lavoro dell'uomo.
Non può essere considerata comunque realistica in quanto le proporzioni non sono quelle classiche, le espressioni non entrano nella ritrattistica, ma nonostante la "goffaggine" che ne risulta sono immediate e facilmente comprensibili.
Proprio questa immediatezza nella comunicazione e la sua vivace espressività rendono la scultura romanica un momento fondamentale verso la riscoperta e riconquista dei valori spaziali e plastici.
Moissac, Francia
Abbazia di S. Pietro
ca 1120 - 1135
pilastro mediano del portale meridionale
Il Profeta Geremia
WILIGELMO, lettura della Bibbia in pietra
L'Italia settentrionale offre un terreno molto fertile per lo sviluppo della scultura romanica.
Il primo scultore romanico di rilevanza europea è da tutti individuato in Wiligelmo. Di origine lombarda ma provenienza germanica, è artista nella zona emiliana tra la fine dell'XI secolo e l'inizio del successivo.
Partecipò alla decorazione scultorea della Cattedrale di Modena realizzando certamente il pulpito, l'altare, il pontile (1099 - 1106 ca).
Questi elementi sono stati smembrati nel corso dei secoli ma ci sono giunti quasi tutti i bassorilievi che li componevano.
Nella facciata sono stati murati i quattro lastroni del pontile.
Bassorilievo di Wiligelmo, la Creazione dell'uomo, della donna e peccato originale
Wiligelmo, Cacciata dal Paradiso Terrestre
Wiligelmo, Caino e Abele
Wiligelmo, Uccisione di Caino e l'Arca di Noè
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