17 - La Pittura Romanica
La pittura ha ancor maggiori dipendenze dai modelli del passato tardo-antichi e bizantini, soprattutto perché, al contrario dell'architettura e della scultura, era continuata a sopravvivere durante i secoli delle invasioni barbariche.
Così come la scultura, anche la pittura si diffonde e sviluppa in stretto legame con l'architettura. Le pareti interne ed esterne delle chiese, le vele delle volte a crociera, i catini delle absidi sono gli spazi più utilizzati per la tecnica degli affreschi.
La tecnica della pittura a tempera su tavola, svincolata dal supporto architettonico, era utilizzata dove si riteneva necessario, in genere negli altari e nell'arco trionfali.
Francia, Inghilterra, Germania ------> si utilizza preferibilmente l'affresco
Italia ------> la pittura murale è circoscritta all'area lombarda e romano-campana,
a Venezia sono utilizzati soprattutto i mosaici, così come in Sicilia e in alcune
zone della Toscana e della costiera adriatica
Spagna e Toscana ------> si diffonde la pittura su tavola lignea, che avrà grande successo
nei secoli successivi, ponendo le basi per la formazione delle
botteghe e scuole che avranno la massima fioritura nel Duecento
e Trecento
In questo panorama artistico avrà molta importanza la miniatura che si diffonderà in modo omogeneo in tutta Europa, veniva praticata quasi esclusivamente dai monaci benedettini e certosini, in luoghi specifici gli scriptòria, luoghi ai quali era riservato l'accesso dei soli monaci che si tramandavano il difficile mestiere. Questi erano gli unici luoghi riscaldati, celefactòrium, per favorire la preparazione senza grumi dei colori e per riscaldare i monaci che lavoravano immobili per molte ore.
miniatura, ca 1039
Lo Scriptorium di Echternacht
Brema
La pittura miniata si diffonderà capillarmente in Spagna, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda e Italia, si creeranno delle vere e proprie scuole dove i monaci più giovani apprendeva e tramandavano a loro volta i segreti del mestiere.
La tecnica più usata era quella del guazzo ( dal francese gouache), i pigmenti colorati venivano diluiti in soluzioni acquose a cui si aggiungevano chiara d'uovo, miele, gomma arabica e venivano stesi utilizzando pennelli dalla punta finissima.
- i temi erano attinenti ai testi e al contenuto dei manoscritti decorati
- i colori più utilizzati erano il rosso carminio, ocra, giallo, blu, indaco, verde, nero
- i risultati erano molto luminosi e lucidi e spesso erano associati all'oro e all'argento in foglia
miniatura su pergamena, 1202
L'abate Desiderio dona i simboli dell'Abbazia di Montecassino
a San Benedetto
Città del Vaticano
miniature di lettere maiuscole all'inizio dei capoversi nei manoscritti
ESPERIENZE ITALIANE
In Italia l'influenza greco-bizantina era stata maggiore e continuava a persistere nell'XI secolo, stenta più che nel resto d'Europa a liberarsi degli schemi astratti di quella tradizione. Questo per quel che riguarda l'aspetto formale perché i contenuti iniziano a cambiare adeguandosi all'evolversi dei tempi e delle rappresentazioni.
In Italia l'influenza greco-bizantina era stata maggiore e continuava a persistere nell'XI secolo, stenta più che nel resto d'Europa a liberarsi degli schemi astratti di quella tradizione. Questo per quel che riguarda l'aspetto formale perché i contenuti iniziano a cambiare adeguandosi all'evolversi dei tempi e delle rappresentazioni.
dipinto su tavola ------> utilizzata raramente fino all'XI secolo in epoca romanica avrà un
forte impulso. Il soggetto più importante, soprattutto in area
Toscana e Umbra, sarà il Crocifisso come evento svincolato dal
contesto della Crocifissione, avrà una tale diffusione in Europa
che diventerà emblema del cristianesimo.
I-------> Chrìstus triùmphans (Cristo trionfante)
I la più antica, inizi XII secolo.
I Rappresenta Gesù ancora vivo, con il capo
I eretto, occhi aperti, piedi divaricati.
I Non si nota dolore, ma rappresenta
I l'eterno trionfo di Dio sulla morte
I
CROCIFISSO ----- due tipologie -----I
I
I Chrìstus pàtiens (Cristo sofferente)
I fine XII secolo, area francese.
I Cristo è rappresentato morto, con il capo
I reclinato e gli occhi chiusi.
I Privilegia la sofferenza e la partecipazione
I divina al dolore umano, raffigura il Cristo-uomo
I--------> che avrà il sopravvento sul Cristo-Dio
forte impulso. Il soggetto più importante, soprattutto in area
Toscana e Umbra, sarà il Crocifisso come evento svincolato dal
contesto della Crocifissione, avrà una tale diffusione in Europa
che diventerà emblema del cristianesimo.
parti delle croci lignee
I-------> Chrìstus triùmphans (Cristo trionfante)
I la più antica, inizi XII secolo.
I Rappresenta Gesù ancora vivo, con il capo
I eretto, occhi aperti, piedi divaricati.
I Non si nota dolore, ma rappresenta
I l'eterno trionfo di Dio sulla morte
I
CROCIFISSO ----- due tipologie -----I
I
I Chrìstus pàtiens (Cristo sofferente)
I fine XII secolo, area francese.
I Cristo è rappresentato morto, con il capo
I reclinato e gli occhi chiusi.
I Privilegia la sofferenza e la partecipazione
I divina al dolore umano, raffigura il Cristo-uomo
I--------> che avrà il sopravvento sul Cristo-Dio
Maestro Guglielmo, 1138
Cristo Trionfante
tempera e oro su tavola di castagno, 299 x 214 cm
Cattedrale di S. Maria Assunta a Sarzana (La Spezia)
Maestro Bizantino del Crocifisso di Pisa, 1210 circa
Cristo sofferente con storie della Passione
tempera e oro su pergamena applicata su tavola, 297 x 234 cm
Pisa, museo nazionale di S. Matteo
mosaico ------> l'influsso bizantino in Italia si esprimerà soprattutto nella tecnica del
mosaico e troverà la sua maggiore espressività nei grandi cicli veneziani
della Basilica di S. Marco (molto rimaneggiati nei secoli successivi) e nelle
testimonianze Normanne delle chiese e cattedrali della Sicilia
Cupola della Pentecoste, XII secolo Mosaico
Venezia, Basilica di S. Marco
Decorazione musiva della zona absidale,
prima metà del XII secolo
Cattedrale di Cefalù (Palermo)
Mosaico del catino absidale
Cristo Pantocrate,
prima metà del XII secolo
Cattedrale di Cefalù
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