3 - I primi secoli del Cristianesimo
DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO NEI PRIMI SECOLI
IMMAGINI SIMBOLICHE
Inizialmente i cristiani seguirono l'iconografia ebrea, che non prevedeva la rappresentazione del divino, ed ereditarono la cultura ellenistica-romana che era naturalistica ed aveva come principio fondamentale la verosimiglianza. Questi caratteri si espressero con l'uso del simbolo, che univa l'aspetto sintetico del concetto da esprimere ma anche una chiarezza che poteva essere compresa da tutti.
Questo comportò il graduale allontanamento dell'immagine dal vero e l'utilizzo di temi sempre più astratti che portarono ad una quasi totale perdita del chiaroscuro e della profondità.
Monogramma di Cristo, risultante dalla sovrapposizione
di due lettere maiuscole greche: la X (la lettera “chi”) e la P (la lettera “rho”). Tali lettere corrispondono alle iniziali
della parola XPISTOS (Christòs), appellativo di Gesù che in greco
significa “l’unto” e traduce l’ebraico “messia”.
Ai lati delle due lettere si trovano spesso altre due lettere: Α (alfa) e
Ω (omega), rispettivamente la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto
greco, l’inizio e la fine.
Pesce viene utilizzato come simbolo
di Cristo, in quanto le lettere
che compongono la parola
greca che significa “pesce”
(ichthùs) corrispondono alle
iniziali della frase greca
Iesoùs Christòs Theoù Uiòs
Sotèr (Gesù Cristo Figlio di
Dio Salvatore).
Il pesce con paniere indica
l’Eucarestia e ricorda
il miracolo della moltiplicazione
dei pani e dei pesci.
Lotta tra gallo e tartaruga (il Bene contro il Male)
Aureola, cerchio luminoso sopra il capo
dei santi. Già nelle culture
asiatiche e in età tardoantica è
rappresentazione di sacralità.
Se attributo di persone viventi,
è quadrata.
LA BASILICA CRISTIANA
La primissima basilica cristiana è SAN GIOVANNI IN LATERANO, costruita in un’area sul colle Celio, donata dall’imperatore Costantino al vescovo di Roma.
L'antica basilica era formata da un'ampia navata centrale e quattro laterali, la navata centrale terminava direttamente nell'abside, era assente il transetto.
Mosaico raffigurante la famosa e popolare Legenda Aurea che ci tramanda un'altra versione circa la realizzazione della Basilica
ricostruzione della pianta
ricostruzione volumetrica
Era conosciuta come Basilica Aurea per la sua importanza e ricchezza, essendo oggetto di numerose donazioni da parte dell'imperatore, del Papa e di altri facoltosi donatori.
Orientata secondo la direttrice est-ovest come la gran parte delle basiliche paleocristiane, ingresso e facciata verso oriente cioè l'alba e abside e altare verso occidente cioè il tramonto ritenuto il luogo del Paradiso e dal quale sarebbe tornato Cristo.
Fu colpita dal Sacco di Roma nel 410 da parte dei Visigoti e ancora nel 455 dai Vandali, e venne restaurata da Papa Leone Magno intorno al 460.
Nella Pasqua dell'anno 774 ricevette il Battesimo di Carlo Magno.
Poche tracce rimangono degli edifici originali.
La Basilica in Età Medioevale
Agli inizi del IX sec. Papa Sergio III la fece ornare con mosaici.
Nel 1276 all'interno della Basilica venne realizzato il Monumento Annibaldi ad opera di Arnolfo di Cambio.
questi frammenti si trovano oggi sulle pareti del chiostro della Basilica
Tra la fine del 1200 e i primi anni del 1300 vennero realizzati gli affreschi di Giotto.
L'apice di importanza e gloria fu raggiunto dalla Basilica nel 1300 quando Papa Bonifacio VIII vi indisse il primo Giubileo.
affresco di Giotto del 1300 ca, staccato 110x110 m
Della Basilica medievale resta oggi solo il pavimento, il ciborio e il mosaico absidale.
Ecco come si presenta oggi:
La facciata della basilica oggi, costruita nel 1732 da Alessandro Galilei
L'interno dell'attuale basilica, frutto dei radicali lavori del Borromini nel XVII secolo
Fu costruita poi SAN PIETRO A ROMA fatta costruire da Costantino tra il 310 e il 322 (ma completata nel 329) sul luogo dove, secondo la tradizione, era stato sepolto Pietro. La sua caratteristica pianta, detta basilicale, fu il modello per molti edifici successivi.
L'antica basilica in una stampa del XVI secolo
ricostruzione dell'antica Basilica
la Basilica nell'affresco "incendio di Borgo" di Raffaello
Nel XVI sec fu distrutta per far spazio all'attuale Basilica.
SANTA MARIA MAGGIORE è la Basilica paleocristiana tra le meglio conservate, edificata tra il 352-366 e ristrutturata sotto Papa Sisto III tra il 432-440.
L'interno è diviso in tre navate grazie a due file di colonne ioniche architravate.
ricostruzione della pianta originaria
la basilica in una pubblicazione del 1842
vista dell'interno
SAN PAOLO fuori le mura (molte basiliche cristiane sono dette “fuori le mura” perché costruite lontano dal centro storico urbano antico, spesso extra moenia, appunto “fuori dalla cinta muraria”). E' la seconda più grande dopo quella di San Pietro in Vaticano. Fu edificata sul luogo che per tradizione conosciamo essere quello della sepoltura dell'apostolo Paolo (a circa 3 km dal luogo - detto "Tre Fontane" - in cui subì il martirio e fu decapitato); la tomba del Santo si trova sotto l'altare papale. Luogo di meta di pellegrinaggi ininterrotti dal I secolo, divenne monumento, grazie alla creazione di una piccola basilica, di cui si conserva solo la curva dell'abside, visibile nei pressi dell'altare centrale della basilica attuale ed orientato in direzione opposta all'attuale. Doveva trattarsi di un piccolo edificio probabilmente a tre navate, che ospitava in prossimità dell'abside la tomba di Paolo, ornata da una croce dorata. Nella notte del 15 luglio 1823, un incendio distrugge questo testimone unico di epoche paleocristiane, bizantine, del Rinascimento e del Barocco. La Basilica viene ricostruita in modo identico, riutilizzando gli elementi risparmiati dal fuoco.
planimetria
incisione realizzata dopo l'incendio del 1823
immagine d'epoca
l'interno della basilica oggi
Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura, vennero commissionate nel corso del IV secolo dal Vescovo di Roma e non dall'Imperatore, segno della crescente importanza della Chiesa nella vita dell'Impero.
SANTA SABINA fu costruita tra il 422 e il 432, sotto il pontificato di Celestino I, sulla casa della matrona romana Sabina, poi divenuta santa, di cui resta all'interno, addossata alla parete di destra, una colonna di granito.
colonna dell'antica casa della matrona romana Sabina
planimetria
vista d'insieme dell'interno
decorazione in opus sectile nella navata centrale
vista dell'ingresso colonnato laterale
vista esterna dell'abside
L’accesso all’ingresso principale era costituito dalla porta lignea risalente al V secolo d.C. Questo è il più antico esemplare di scultura lignea paleocristiana dove, per la prima volta, viene rappresentata la Crocifissione.
Solo 18 riquadri sono rimasti dei 28 originali.
vista della porta lignea
una delle formelle lignee rappresenta la crocifissione: Cristo è qui di dimensioni maggiorate rispetto ai due ladroni posti lateralmente. È simulata una parete di fondo in mattoni.
SAN LORENZO
L'imperatore Costantino nel IV secolo fece erigere, sul luogo del martirio e vicino alla tomba, una basilica realizzata completamente in laterizio, a tre navate divise da archi su pilastri. La maggior parte della pavimentazione era occupata da lapidi sepolcrali.
la Basilica tra il 1890 e il 1900
la Basilica prima del bombardamento del 1943
interno prima del bombardamento
la Basilica oggi
A Milano, di fatto la capitale della parte occidentale dell'Impero, viene costruita intorno al 378, la Basilica di S. Lorenzo, il primo edificio cristiano a pianta centrale e preceduta da un grande quadriportico, del quale oggi rimane una suggestiva fila di colonne.
ricostruzione della pianta del IV secolo
(con la campitura nera quello che è rimasto ai giorni nostri)
la Basilica in una incisione del 1700
vista del tiburio dalle colonne
vista dell'interno
il mosaico della seconda metà del IV secolo
LA SCULTURA fino alla fine del V secolo
Sarcofago di Elena, ca 325
porfido, altezza 242 cm, lunghezza 268 cm, larghezza 184 cm
Città del Vaticano, Museo Pio-Clementino
Sarcofago di Costantina, ca 360
porfido, altezza 225 cm, lunghezza 233 cm, larghezza 155 cm
Città del Vaticano, Museo Pio-Clementino
Sarcofago del prefetto Giunio Basso, 359 ca
marmo, 141 x 243 cm
Museo del Tesoro di S. Pietro, Città del Vaticano
nicchie centrali
sacrificio di Isacco
L'ARTE A RAVENNA
Dopo la morte di Teodosio nel 395, il grande impero fu definitivamente diviso in due parti e assegnati ai suoi due successori: il figlio Arcàdio (395-408) scelse l'Oriente, Onòrio (395-423) ebbe l'Occidente e ne designò Ravenna capitale fino alla fine dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 quando l'ultimo Imperatore, Romolo Augustolo, venne deposto dal barbaro Odoacre. Nel 493 Teodorico, re degli Ostrogoti, si impossessò di Ravenna e diede vita ad un impero Romano-Barbarico con l'appoggio dell'aristocrazia romana.
Nel 535 l'imperatore d'Oriente Giustiniano cercò di riunire l'impero, Ravenna venne riconquistata ma il resto dell'Italia si trovava in condizioni misere.
L'Impero d'Oriente resistette fino al 1453, mentre nella parte Occidentale si aprì un periodo storico che indichiamo con MEDIOEVO (età di mezzo tra l'età antica e quella moderna) e che si considera finire con la scoperta dell'America nel 1492.
La città di Ravenna, sede del potere politico, fu oggetto di molti interventi artistici e qui si incontrarono le idee dell'arte romana paleocristiana e quelle dell'arte bizantina.
antica pianta della città di Ravenna con indicati i principali monumenti del V e VI secolo
1 - S. Vitale
2 - Mausoleo di Gallia Placidia
3 - Battistero degli Ortodossi
4 - Basilica Ursiana Periodo Imperiale (fino al 476)
5 - S. Francesco Periodo ostrogotico (fino al 540)
6 - Battistero degli Ariani Periodo giustinianèo (dal 540)
7 - Spirito Santo
8 - S. Giovanni Evangelista
9 - S. Apollinare Nuovo
10 - Palazzo di Teodorico
11 - S. Agata Maggiore
A Ravenna l'arte si concretizzò con la fusione tra l'edificio e la decorazione a mosaico del suo interno.
Mausoleo di Gallia Placidia
veduta esterna
veduta della cupola
veduta dell'interno
particolare della decorazione della volta
pianta
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