6 - La situazione della penisola italiana alla fine dell'Impero romano d'Occidente

Nel 568 la penisola italiana venne invasa da una popolazione di stirpe barbarica proveniente dall'attuale Ungheria, i Longobardi guidati da re Alboìno. Conquistarono l'Italia padana, la centrale e parte della meridionale, determinando una divisione in due dell'Italia, la Longobàrdia e la Romània, infatti Ravenna con Roma e il territorio controllato continuarono ad appartenere all'Impero Bizantino.


In Italia settentrionale il Regno Longobardo si installò nelle città preesistenti, Pavia fu eletta capitale nel 625 e il territorio fu suddiviso in 36 ducati retti da duchi di origine nobile, Longobardia Maior.
Nell'Italia meridionale fondarono anche nuovi centri urbani (ad esempio Capua) e tutto il territorio fu chiamato Longobardia Minor.
Il loro potere durò fin quando un'altra popolazione di stirpe barbarica proveniente dal basso Reno, i Franchi guidati dal loro re Carlo, convertito al cristianesimo, sconfisse i Longobardi nel 774 e creò un unico grande e potente stato. 
L'Impero Carolingio comprendeva Francia, Germania, Paesi Bassi e Italia settentrionale, sostenuto dal clero che collaborava anche nell'amministrazione dello stato. 
La notte di Natale dell'anno 800, Carlo venne incoronato imperatore nella basilica di S. Pietro da Papa Leone III, nacque il Sacro Romano Impero. Sembrò di tornare, in Europa, all'antico splendore politico, militare e intellettuale con l'imperatore Carlo Magno che, nonostante fosse di origine germanica, volle tornare ai grandi esempi romani. 



La stessa volontà di formare un unico grande regno fu perseguita anche dalla dinastia degli Ottoni che sarà però messa in crisi dalle contrapposizioni all'interno del sistema feudale e dalla reclamata indipendenza dei vescovi dal potere politico.

Chiamiamo arte barbarica la produzione artistica dei popoli non romanizzati, che per la loro condizione di nomadismo non produssero architetture in pietra o mattoni né grandi statue  in pietra o metallo, e usarono per le loro sculture il legno, infatti tutto ciò che potevano realizzare doveva necessariamente essere leggero e di piccole dimensioni. 
Quindi il carattere dell'arte barbarica fu essenzialmente decorativo.
La loro produzione artistica fu concentrata su piccole sculture, oreficeria e decorazione, con soggetti tratti dalla natura, le cosiddette arti minori per distinguerle dalle arti maggiori cioè pittura, scultura, architettura. 



I LONGOBARDI
La città più importante fu Cividale del Friuli ed è quella che può vantare maggiori testimonianze.
Altare del duca Ractis, 734 - 744
particolare con la Majestas Domini, altezza cm 90
Cividale del Friuli

particolare con l'adorazione dei Magi


particolare con la Visitazione






Tempietto di S. Maria in Valle, VIII sec
vista dell'interno
Cividale del Friuli


particolare delle sei Sante

particolare decorativo



In origine di religione ariana, iniziarono a convertirsi al cattolicesimo per opera della regina Teodolinda.
Sono le necropoli longobarde che ci hanno lasciato le testimonianze artistiche di questo popolo: armi, monili, vasellame e innumerevoli crocette in lamina d'oro sbalzata. Si pensa fossero accessori per il vestiario.


Crocetta del duca Gisulfo, ca 611
foglia d'oro e pietre preziose cm 11x11
Cividale del Friuli


Frontale di Agilulfo, ca 600
bronzo dorato, lunghezza 30 cm
Firenze




LA RINASCENZA CAROLINGIA
Carlo nella sua idea impero si rese conto che doveva dotarsi di una capitale di rappresentanza.
Nel 789 iniziò la costruzione della residenza di Aquisgrana.

                1 - Cappella Palatina
                2 - Aula Palatina
                3 - Atrium
                4 - Galleria


interno della Cappella




In Italia l'opera più importante realizzata in periodo Carolingio, è l'Altare d'Oro di Sant'Ambrogio a Milano (824 - 859), grande e prezioso reliquiario per contenere le spoglie del Santo.
In un particolare Vuolvinio si proclama "maestro orafo", e così dopo secoli di arte anonima si inizia ad affermare la figura professionale.

fronte anteriore,
lamine d'oro, argento, smalti e gemme

fronte posteriore

lato sinistro

lato destro

il Santo che incorona Vuolvinio nel fronte posteriore




LA RINASCENZA OTTONIANA
Le aspirazioni di Carlo Magno vennero raccolte in eredità dagli Ottoni, che promossero un programma culturale fondato sulla grandezza romana e la spiritualità paleocristiana, e l'Antico viene seguito come modello di riferimento. La corona per le cerimonie solenni rappresenta grandiosamente questi ideali.

Corona del Sacro Romano Impero, 962 ca
oro, pietre preziose, perle e smalti
Vienna


In architettura è in età ottoniana che si afferma un nuovo ambiente nella basilica, la cripta, ambiente sottostante il presbiterio generalmente coperto con volta a crociera.
Anche le navate laterali sono in questa basilica coperte con una sequenza di volte a crociera. La navta centrale resta coperta con capriate a vista.


Pianta della Basilica di Santa Maria Maggiore a Lomello (Pavia), XI sec

vista dell'interno











Commenti

Post popolari in questo blog

17 - La Pittura Romanica

16 - La scultura Romanica